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martedì 21 maggio 2013

Franciscus, the materialists, the magicians, and who knows, the Devil itself

Materialista e Mago son già tutti eccitati: forse Papa Francesco ha praticato un esorcismo durante il consueto giro di saluto agli ammalati dopo la Messa. E il Diavolo - secondo quanto scriveva il saggio CS Lewis in Screwtape Letters - è pronto ad accoglierli entrambi con grande piacere, soffiando sulle braci della loro eccitazione.
There are two equal and opposite errors into which our race can fall about the devils. One is to disbelieve in their existence. The other is to believe, and to feel an excessive and unhealthy interest in them. They themselves are equally pleased by both errors and hail a materialist or a magician with the same delight.
Fatto è che la televisione della CEI - la quale, e qui veramente l'Oscuro Signore è senza dubbio alcuno all'opera, ha tra le sue file un clone di Giacobbo che cura un programma intitolato Vade Retro e che ha come logo una finestra aperta sul fuoco e sulle fiamme - trasmette un servizio video in cui si vede il Papa che, interpellato da un sacerdote che accompagna un giovane disabile, impone a quest'ultimo le mani, e oggettivamente compie su di lui una preghiera di intensità differente rispetto agli altri ammalati. La Rete, che come dice Gianluca Nicoletti è il luogo dell'ipertecnologico e dell'arcaico insieme, quindi luogo tardomoderno per eccellenza, rilancia quelle immagini per ognidove.

Risentimento e disappunto di quelli che avevano visto in Papa Francesco uno che avrebbe buttato via assieme all'acqua sporca della paccottiglia ecclesiastica e del ciarpame curiale anche il bambino della fede dei Padri - che è ciò che veramente sta loro sul gozzo - e devono ridimensionare la propria incauta simpatia iniziale. In poche ore si è sentito di tutto, dallo scandalo alla sottovalutazione, e solo parziale conforto per loro è stata la smentita ufficiale dell'immancabile Federico Lombardi. Associazioni di disabili esprimono con accorato sussiego la preoccupazione che si associ la disabilità col demonio, e - come si suol dire - che passi questo messaggio polticamente scorrettissimo.

Invito a nozze per coloro che non vedono l'ora di rimestare nel torbido viscoso - pur presente - del sacro, che preferiscono la faccia nascosta della luna a quella insolata, e che obtorto collo accettano di credere alla luce per poter sbirciare nelle tenebre da cui sono ingolositi, rimescolati dentro; quelli che non lo faremmo mai, ma chissà come sarebbe taking a walk on the dark side. Oppure quelli che non sanno inoltrarsi nel silenzio incantato della grande Notte di Dio di cui parla Péguy
O douce, ô grande, ô sainte, ô belle nuit, peut-être la plus sainte de mes filles, nuit à la grande robe, à la robe étoilée...
e che apprezzerebbero piuttosto Lucifero, generatore di sinistri bagliori.

Quando forse quel che è accaduto è infinitamente più semplice e vertiginosamente più profondo. Il Papa, che ha confessato di essere stato preso da tanto lontano (con il che evidentemente non si riferiva alla decina di ore della metropolitana aerea che collega Roma a Baires, ma a una distanza culturale meno colmabile, alla sua appartenenza al continente sudamericano, in cui chi si inoltra -  e a maggior ragione chi vi nasce - deve confrontarsi con diversi volti del mistero, quelli che abitano le foreste pluviali e i deserti, quelli che scorrono nei grandi fiumi e giacciono sul fondo degli immensi laghi, quelli che soffiano e gelano le vette montane e che incendiano i crateri nevosi dei vulcani, quelli che si celano negli oceani, quelli che vibrano nelle melodie e nei canti e negli sguardi e che si mascherano di invitante dolcezza e abbandono), ebbene quel Papa, che in quel continente ha annunciato Cristo e non Des Cartes, la luce del Risorto e non quella del pensiero chiaro e distinto, ebbene quel Papa ha ritenuto del tutto naturale compiere un atto di potere, di guarigione, di salute, di salvezza, un atto che ha fronteggiato forse il male, forse il Maligno, forse la malattia, forse il mal de vivre, chissà, ma certamente qualcosa che ha bisogno non solo di parole per essere placato.

L' "esorcismo" di Papa Francesco

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