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domenica 28 aprile 2013

"La realité, c'est l'impossible!"

"Il realismo, per come lo vedo io, è l'anti-abitudine: è il leggero strappo, il particolare inaspettato, che apre uno squarcio nella nostra stereotipia mentale - mette in dubbio per un istante quel che Nabokov (nelle Lezioni di letteratura) chiama il "rozzo compromesso dei sensi e sembra che ci lasci intravedere la cosa stessa, la realtà infinita, informe e impredicabile. Realismo è quella postura verbale o iconica (talvolta casuale, talvolta ottenuta a forza di tecnica) che coglie impreparata la realtà, o ci coglie impreparati di fronte alla realtà; la nostra enciclopedia percettiva non fa in tempo ad accorrere per normalizzare, come secondo gli stilnovisti gli spiriti non fanno in tempo ad accorrere in difesa del cuore all'apparire improvviso della donna amata. Il realismo è una forma di innamoramento"
(Walter Siti, Il realismo è impossibile, Roma: Nottetempo, 2013, p.8)

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